Cristina Carusi
Intervento critico a cura di Ennio Concarotti
«Pur ricca di richiami arcaici e mitologici, la scultura di Cristina Carusi si stacca decisamente dall’iconografia classicheggiante e si avventura in un moderno linguaggio di scoperta e di proposta di una figurazione non di descrizione estetica ma di progettualità simbolistica. Il gesto esecutivo con cui incide e anima il marmo è morbido e rotondo (una rotondità piena e fascinante che dà il senso di una filosofia esistenziale armoniosa e serena), di liscai carezza su ritmi e movimento della materia. In questo splendore bianco e compatto del marmo di Carrara, la giovane scultrice sembra avvertire e cogliere una potenza primitiva e perenne della natura intesa come primigenia radice della vita dell’uomo...».
Ennio Concarotti
