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Spazio Intelvi 11

Ritorna alla lista Aggiunto il 16 lug 2023

Collettiva "Rielaborazioni figurative"

Dizzasco, CO, Italia

sabato 22 luglio 2023
martedì 15 agosto 2023

Titolo Mostra: Collettiva "Rielaborazioni figurative" 



Sede: Spazio Intelvi 11

Indirizzo: Via Valle Intelvi 8 (22020) Loc. Muronico - Dizzasco (Como)

tel.: +39 3401066977

email : spaziointelvi11@yahoo.com 

web: https://www.artmajeur.com/spaziointelvi11 

Orario: sabato ore 16.00 - 19.00 o su appuntamento (possono variare, verificare sempre via telefono) 

Durata: 22 Luglio - 15 Agosto

ingresso libero 


vernissage: sabato 22 Luglio. 17.00 

 

Curatore: Franca Doriguzzi


Artisti: Paolo Avanzi, Enrico Baj, Antonio Bueno, Tonino Caputo, Fabrizio Clerici, Ibrahim Kodra, Giuseppe Migneco, Ugo Nespolo, Antonio Possenti,Luigi Profeta, Claudio Semino, Saverio Terruso, Tono Zancanaro.


Genere: arte moderna e contemporanea, pittura,

 

Abstract.

Sono in esposizione opere di arte moderna e contemporanea dove la figura umana viene rielaborata affermando lo stile inequivocabile dell'artista.

 

Testo 

Lo Spazio Intelvi 11 ospita una selezione di opere su tela, litografie e serigrafie di artisti che hanno come tema la rielaborazione della figura umana secondo il concetto stilistico dell'artista.

L'arco temporale delle opere in esposizione va dagli anni ‘50 al contemporaneo.  

L'uomo di Enrico Baj è un'icona anti-militarista. Un "piccolo generale" che riassume tutte le piccolezze della retorica e della arroganza non solo militarista ma anche e soprattutto maschilista. Lo svelamento di una grandezza solo apparente, dietro la quale, si cela poco più che un fantoccio senza anima né personalità. 

Di Tonino Caputo notissimo paesaggista urbano è presente un'opera in cui suggestioni onirico-surrealiste dialogano con bozze di ritratti immerse in una realtà cittadina.

 Il "monsieur Jean Macè" di Antonio Possenti sembra un personaggio uscito da un racconto di Alice nel paese delle meraviglie: un uomo con un cappello a cilindro che suona la fisarmonica di fronte a tre conigli dalle sembianze umane. Un esempio della capacità di questo artista di trasfigurare la realtà quotidiana inserendola in un contesto fantastico che appare visto con gli occhi di un bambino di altri tempi.

Il torero di Antonio Bueno è un personaggio che con il suo candore si cala nei panni del toreeremo come in quelle di un pupazzo piuttosto che in quello di un temerario toreador.

La figura la si può intendere però anche come una evoluzione del principio informale. In questa accezione sono da menzionare le opere di Luigi Profeta, artista milanese, la cui presenza anche a livello europeo, è ormai una realtà nell'ambito dell'arte astratta.

Paolo Avanzi è presente con le sue opere dall'inconfondibile stile frammentato e distorto che fa intravvedere una pluralità di prospettive, anche psicologiche compendiate in un unico soggetto.

Di Fabrizio Clerici, artista internazionale noto per le sue  oniriche visioni,  la figura di un ariete disposto come sfinge che viene presentato sullo sfondo di una testa stilizzata dell'animale stesso.

Giuseppe Migneco riversa nei propri soggetti la sofferta passionalità della terra di origine: la Sicilia degli umili lavoratori della prima metà del secolo scorso. Ed anche in figure religiose come quelle dell'opera in esposizione (calata in una scena del paradiso dantesco) traspare il senso di una fatica più terrena che celestiale.

Claudio Semino è un artista genovese noto per i suoi accostamenti tra figura umana e figura animale immersi in una atmosfera carica di attualità seppure  influenzata dallo stile dei maestri del rinascimento italiano. Nell’opera esposta la figura femminile, rappresentata con un’espressione enigmatica, è accostata a quella di un’oca bianca che suscita un senso quasi metafisico e surreale.

Di Ibrahim Kodra un suo classico personaggio che denota le influenze post-cubiste del grande artista albanese.

Gli uomini di Saverio Terruso sono una coppia di personaggi dei "Promessi sposi" del Manzoni. Due "bravi" intenti a discutere tra loro di chissà quali losche trame. Un ritorno ad un passato ricco di suggestioni letterarie che ci fa un po' rimpiangere il fascino, seppure malefico, ma di uno spessore d'altri tempi. 

Di Tono Zancanaro è esposta una giovane fanciulla seminuda immersa in uno dei classici scenari mitologici che caratterizzano la sua produzione che ha influenzato significativamente la pittura del ‘900.

Ugo Nespolo, altro famoso artista che non ha bisogno di presentazione, è presente con una opera che ha per tema una visione surreale: un occhio che introietta la propria percezione del mondo.


Franca Doriguzzi

Artmajeur

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