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Rossella Buscemi

Terug naar het overzicht 22 aug 2008 toegevoegd

Dea Mater Donna

ROSSELLA BUSCEMI

La particolarità della pittura di Rossella Buscemi è quella di trasformare la quotidianità in immagini senza tempo; un po’ come scatti di fotografie che fermano gesti della vita di tutti i giorni in ricordi preziosi, e per farlo si avvalgono delle componenti emotive che sottolineano quel particolare momento da immortalare, le sue opere hanno il sapore dell’elegia.

Il tema affrontato dall’artista è la Donna in rapporto alla Natura, entrambe viste in chiave positiva come foriere di pace e serenità. I quadri esposti mostrano sempre una o al massimo due figure immerse in scenari naturali dalla forte vocazione lirica, come si può notare dalla composizione stessa: i personaggi vivono in primo piano mentre il paesaggio è posto su un piano infinito, lontano testimone dello svolgersi delle vicende umane. Tutto ciò è perfettamente descritto nelle pennellate brevi e precise che definiscono le parti vicine, mentre gli azzurri del cielo, i blu dell’acqua e i verdi degli alberi si stemperano in una dimensione idillica, fluida, sempre in rinnovamento.

In tal senso è da leggersi “Arrivederci”, quasi una trasposizione figurata del celeberrimo passo dell’addio ai monti nei Promessi Sposi: una moderna Lucia contempla il lago e ciò che vi è oltre, e sembra ripercorrere nel ricordo – e nel rimpianto - tutta la vita passata in quei luoghi.

Più complesso è il riferimento alla quasi omonima tavola di Antonello da Messina in “Annunciazione”, apparentemente legato solo alla presenza del libro e al primo piano sulle mani della ragazza; come nel capolavoro del pittore rinascimentale Maria è partecipe della rivelazione divina che si manifesta nella creazione, così nella tela la donna è cosciente del progetto salvifico della Natura naturans alla quale si abbandona fiduciosa. Ma a differenza del più noto predecessore, mentre la Madonna è raffigurata a posteriori dell'evento, nell'opera di Rossella Buscemi la dimensione tempo è una sola, quella dell'eternità, che contiene nello stesso istante tutte le azioni umane: perciò non c'è alcuna sequenza nel racconto se non quella bloccata nel dipinto, senza prima nè dopo.

Un altro omaggio alla formazione classicista della pittrice è la piccola Madonna col Bambino che si nota in “La fonte”, e che aggiunge una dimensione trascendentale a un soggetto già di per sé notevolmente simbolico.

Manuela Aricò

Artmajeur

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